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Riunione ARAN del 11 marzo 2013 su CCNQ di ripartizione permessi e distacchi per le aree della dirigenza

Il giorno 11 marzo, presso la sede dell’ARAN, si è tenuta la prima riunione per la definizione del CCNQ di ripartizione dei distacchi e dei permessi alle organizzazioni sindacali rappresentative nelle aree della dirigenza per il triennio 2013-2015. Alla riunione ha partecipato la Segretaria nazionale DIRER Silvana de Paolis e il Segretario Amministrativo Confedir Poerio. Il resoconto.
L’ARAN ha illustrato i principali contenuti dell’atto di indirizzo di parte datoriale:
- Utilizzo del sistema GEDAP per tutte le richieste di prerogative sindacali previa identificazione dei responsabili sindacali abilitati all’accesso on line.
- Anticipo del termine per le comunicazioni dei dati ora fissato al 31 maggio di ogni anno, alla fine di gennaio.
- Rendere più snello e migliorare il meccanismo della compensazione fra area e comparto
- Regolamentare la concessione delle prerogative sindacali nei casi di giudizi cautelari di ammissioni con riserva al fine di rendere meno complessa la gestione dei crediti e dei debiti
al momento della sentenza definitiva del giudizio.
- Fruizione dei permessi sindacali non retribuiti solo da parte dei sindacati rappresentativi.
- Decurtazione dei trenta minuti legati alla mancata elezione delle RSU.
Tutte le sigle sindacali hanno affermato la volontà di non perdere i trenta minuti legati alle RSU. E’ stato ricordato che l’ultimo CCNQ sulla dirigenza risale al 2005 ben otto anni fa proprio perché ci si è bloccati nel non voler riconoscere alle RSA della dirigenza la stessa dignità delle RSU.
CONFEDIR ribadisce che i 30 minuti devono rimanere anche senza l’elezione delle RSU ed anticipa che CONFEDIR non firmerà il CCNQ se saranno tolti i 30 minuti.
CONFEDIR e COSMED concordano sulla necessità di una maggiore partecipazione delle Regioni ed attenzione ai temi indicati dalle stesse; come richiesto dalle Regioni, è necessario procedere prima alla definizione delle nuove aree e dei nuovi comparti, e poi fare l’accordo quadro, alla fine altrimenti le Regioni potrebbero non essere d’accordo. Anche CIDA ritiene più razionale fare prima i nuovi comparti ed aree e poi le prerogative sindacali.
Sul problema della informatizzazione dei dati attraverso GEDAP è stata manifestata da più parti la necessità di non perdere il cartaceo stante i rischi legati alla informatizzazione. CONFEDIR in proposito ha chiesto di chiarire se la responsabilità delle comunicazioni sarà affidata alle confederazioni o alle organizzazioni sindacali ed ha evidenziato le responsabilità economiche che possono derivare dalla gestione dei dati.
UIL in particolare sul tema delle ammissioni con riserva ha proposto di dare le prerogative sindacali con un exstranumero per poi poterle ripagare alle amministrazioni in caso di perdita nel giudizio finale.
CIDA rappresenta la necessità di sanare la situazione dell’area V sulla quale l’ARAN ha disatteso la soluzione nonostante una pronuncia favorevole del giudice ottenuta dalla CIDA. Chiede poi di affrontare la questione dei trasferimenti delle associazioni fra le confederazioni; la soluzione proposta è quella di registrare la situazione al momento della stipula dell’accordo quadro e non nel momento storico della rilevazione dei dati della rappresentatività. Parrebbe una questione esclusa dal tavolo, ma è per CIDA una pregiudiziale.
CONFEDIR replica subito chiarendo che o si cambia tutto, anche la data del 31 dicembre della rilevazione, o altrimenti tutto deve rimanere così come è stato fissato; non è legittimo usare un termine per la rappresentatività ed un termine per l’appartenenza alle Confederazioni. Annuncia l’impugnativa della CONFEDIR qualora dovessero essere cambiate le cose.
CISL ritiene che ci troviamo in un momento di grande incertezza con premesse peggiori rispetto al passato per cui è ancora più difficile arrivare ad una accordo; per questo auspica una rivisitazione dell’atto di indirizzo in modo più prodigo.
CONFSAL evidenzia che di fronte ai tanti punti critici da affrontare non c’è a Palazzo Vidoni un interlocutore valido; si deve aspettare il nuovo Ministro della FP per iniziare un nuovo rapporto perché adesso ci sono tutte le ragioni di sempre peggiorate dal tempo passato.
CGIL lamenta le difficoltà incontrate nel passato nel fare le compensazioni ed auspica che si raggiunga un accordo sul problema scuola prima dell’inizio dell’anno.
ARAN a conclusione della riunione rinvia ad una futura proposta che contenga il sistema di inserimento dati GEDAP e quant’altro.

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