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Pubblicato il Codice di comportamento dei dipendenti pubblici

E’ stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 04 giugno 2013 n. 129 il “Codice di comportamento dei dipendenti pubblici” e tanto conformemente alla legge anti-corruzione n. 190/2012. Il relativo D.P.R. 16.04.2013, n. 62 (si allega) entrerà in vigore il 19 giugno 2013. Per i pubblici dipendenti niente regali, compensi o altre utilità di importo superiore a 150 euro e obbligo di astenersi dall’intraprendere qualsiasi attività in conflitto di interesse con le mansioni svolte. In particolare per i dirigente sussiste l’obbligo di comunicare all’amministrazione di appartenenza le partecipazioni azionarie e altri interessi finanziari in conflitto con le funzioni svolte ed anche l’obbligo di fornire informazioni sulla propria situazione patrimoniale. E’ inoltre, per la violazione dei doveri comportamentali, assicurato il meccanismo sanzionatorio. Ecco il testo del D.P.R. n. 62 del 16 aprile 2013

Contenimento delle spese per il personale e i limiti per i Governatori

La Conferenza delle Regioni e delle Province autonome del corso della riunione del 10 febbraio 2013 ha approvato un documento di “interpretazione delle disposizioni del Decreto Legge n. 78/2010, in materia di contenimento delle spese di personale delle Amministrazioni pubbliche per i dipendenti delle Regioni e delle Province autonome e del Servizio Sanitario Nazionale, convertito con la legge n. 122/2010”. Secondo il documento in parola, redatto congiuntamente con la Conferenza dei Presidenti delle Assemblee legislative regionali, dal divieto di superamento nel triennio 2011-2013 dell’ammontare complessivo delle risorse destinate al trattamento accessorio, rimangono esclusi i residui determinati negli anni precedenti. Tanto in virtù dei contenuti della circolare n. 16/2012 del Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato e conformemente all’interpretazione fornita dalla Corte dei Conti, sezione regionale di controllo della Puglia, n. 58/2011. Atteso quanto sopra i residui 2009 non potranno essere computati nel calcolo del tetto 2010 e, in tale direzione, anche i residui del 2010 sono da riportare nel 2011 e così continuando fino al 2013. Inoltre -si evince nel documento interpretativo- secondo la Corte dei Conti, le norme finanziarie dello Stato regolano una disciplina che non ammette deroghe, attesa l’attuale situazione economica di crisi, per cui alle c.d. progressioni orizzontali (fasce economiche)- i cui valori devono rimanere fermi al 2010- si applica l’art. 9, comma 21, del decreto legge 78/2010 con le seguenti implicazioni : a) eventuali applicazioni dell’istituto hanno un valore solo giuridico per cui le risorse eventualmente stanziate nel triennio 2011-2013 devono essere riportate in economia di bilancio; b) in caso di riduzione del Fondo conseguente alla riduzione di personale, la relativa voce economica va computata ai fini della stessa riduzione. Leggi il documento sull’interpretazione del DL78/2010

La Corte dei Conti sulla contrattazione decentrata

La Sezione Autonomie della Corte dei Conti, con deliberazione n. 2/2013 (si allega), pronunciandosi sulla questione di massima posta dalla Sezione regionale di controllo per il Piemonte con delibera n. 313 del 10 ottobre 2012, enuncia il seguente principio di diritto: “In coerenza con i vincoli delineati dall’art. 9, commi 1 e 2-bis del d.l. 31 maggio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, il l. 30 luglio 2010, n. 122, la possibilità concreta di integrare le risorse finanziarie variabili destinate alla contrattazione decentrata integrativa in deroga al tetto di spesa previsto del comma 2 bis, è subordinata al conseguimento di effettive economie di spesa risultanti dai processi di attuazione dei piani triennali di razionalizzazione e riqualificazione della spesa di cui ai commi 4 e 5 dell’art. 16 del d.l. 6 luglio 2011, n. 98, convertito, con modificazioni, in l. 15 luglio 2011, n. 111, quale effetto di specifiche iniziative volte al raggiungimento di puntuali obiettivi di incremento della produttività individuale del personale interno all’Amministrazione da realizzare mediante il diretto coinvolgimento delle unità lavorative in mansioni suppletive rispetto agli ordinari carichi di lavoro”. Atteso quanto sopra per le Pubbliche Amministrazioni le economie risultanti dai piani di razionalizzazione che incrementano il fondo delle risorse decentrate non sono più soggette ai limiti previsti dall’art. 9, comma 2 bis, del D.L. 78/2010. In ogni caso le P. A. per potere incrementare il fondo in parola devono essere in possesso dei requisiti di virtuosità di cui all’art. 40 del Dlgs 165/200, quali ad esempio il rispetto del patto di stabilità, con obbligo di predisporre un valido sistema di controllo sulle economie realizzate che dovranno essere confortate da dati concreti e certi. Leggi qui la Deliberazione n° 2 del 2013.

Spending review – La F.P. detta le linee di indirizzo

Manifestazione della Dirigenza pubblica – Roma 28 gennaio 2013

Si è tenuta ieri con grande successo ed affluenza la Manifestazione della Dirigenza pubblica patrocinata dalla CONFEDIR in materia di rilancio della Pubblica Amministrazione: leggi il comunicato stampa relativo all’evento, il allegato documento alla manifestazione

Convegno UNADIS 11 e 12 aprile 2013 – Roma

Il segretario nazionale DIRER Silvana de Paolis interverrà nella tavola rotonda dedicata allo “Status della dirigenza in venti anni di contrattazioni” confrontandosi con le altre OO.SS della dirigenza sull’evoluzione dei profili giuridici ed economici di tutela e promozione della dirigenza nei vari CCNL; la d.ssa Elvira Gentile dell’ARAN modererà i lavori. L’evento è parte del Convegno organizzato da UNADIS e CONFEDIR dal titolo ” Venti anni dalla Privatizzazione del Pubblico Impiego: la Dirigenza dello stato tra riforma, controriforma e prospettive future” che si terrà a Roma il giorno 12 aprile presso il Centro congressi Cavour. Si invitato i colleghi interessati a far pervenire la loro adesione al seguente indirizzo: SEGRETERIA ORGANIZZATIVA Unione Nazionale dei Dirigenti dello Stato Via Quintino Sella, 41 – 00187 Roma Tel./FAX (0039) 06 42012931 sito web: www.unadis.it – e-mail: unadis2012@gmail.com, info@unadis.it Scarica qui il la locandina dell’evento e il Manifesto del Convegno

Convenzione Confedir/DIRER-CISAL per CAF

La DIRER offre un altro importante servizio a tutti gli iscritti. Grazie ad un accordo siglato fra la CONFEDIR, confederazione sindacale alla quale aderisce il sindacato DIRER, e la CISAL sarà possibile utilizzare i CAF CISAL per l’elaborazione delle dichiarazioni dei redditi Modello730-2013 a prezzi veramente scontati. A tutti gli iscritti DIRER che si rivolgeranno presso le strutture CAF CISAL per l’elaborazione del modello 730-2013 saranno praticati i seguenti importi: - € 10,00 (dieci/00) per i contribuenti iscritti DIRER-CONFEDIR - € 20,00 (venti/00) per i familiari degli iscritti alla DIRER-CONFEDIR. E’ questo un importante servizio che si aggiunge a quelli già forniti direttamente dal sindacato DIRER per ampliare la protezione e la tutela degli scritti. Per le dichiarazioni di iscrizione alla DIRER/Confedir gli iscritti possono contattare la Segreteria Regionale DIRER. Scarica qui l’elenco delle sedi caf della cisal l’elenco sedi CAF CISAL e la leggi qui l’accordo sottoscritto.

Ancora una sentenza sugli incarichi

La Corte di Cassazione con la sentenza n. 4283 del 21 febbraio 2013 ha affermato che il manager pubblico che affida incarichi a professionisti esterni può rispondere di danno erariale se non dimostra una “oggettiva” impossibilità di potere affidare all’esterno tali incarichi. Inoltre la Corte ha affermato che “le scelte elettive degli amministratori, dovendo uniformarsi ai criteri di legalità e a quelli giuridici di economicità (ottimazione dei risultati in relazione alle risorse disponibili), di efficacia (idoneità dell’azione amministrativa alla cura effettiva degli interessi pubblici da perseguire, congruenza teleologica e funzionale) e di buon andamento, sono soggette al controllo della Corte dei Conti perché assumono rilevanza sul piano della legittimità e non della mera opportunità dell’azione amministrativa”. La sentenza rafforza le tesi da sempre sostenute dal sindacato DIRER sull’abuso negli affidamenti degli incarichi esterni. Speriamo che così diventi sempre più difficoltoso per le pubbliche amministrazioni giustificare il conferimento di incarichi a professionisti esterni. Leggi la sentenza.

Sentenza del GdL di Roma su comportamento antisindacale

Significativo decreto del Giudice del Lavoro del Tribunale di Roma – Sezione IV, I° Grado del 27 febbraio 2013- che dopo aver preso atto della legittimazione attiva della Segreteria regionale del Lazio per la FEDIR Sanità, dichiara il comportamento antisindacale tenuto dalla USL RM A nei confronti stessa FEDIR, per una serie di omissioni compiute in ordine alle prerogative sindacali vigenti. In particolare, nelle motivazioni, si legge che la ASL ha omesso, tra l’altro, “di adempiere dal 6.7.2012 all’obbligo di informativa con riferimento ai fondi contrattuali anno 2011”; “ha sottratto, nell’ambito applicativo del diritto di accesso di cui alla legge 241/1990, gli atti prodromici di trattative sindacali”; “ha portato in essere atti discriminatori nei confronti degli iscritti al sindacato ricorrente”. Atteso quanto sopra il decreto in parola “ordina” la cessazione di tali comportamenti da parte dell’Azienda dichiarando altresì l’inefficacia degli atti dispositivi posti in essere dalla stessa Azienda nella parte in cui contravvengono agli accertati doveri datoriali. Leggi il dispositivo.

Riunione ARAN del 11 marzo 2013 su CCNQ di ripartizione permessi e distacchi per le aree della dirigenza

Il giorno 11 marzo, presso la sede dell’ARAN, si è tenuta la prima riunione per la definizione del CCNQ di ripartizione dei distacchi e dei permessi alle organizzazioni sindacali rappresentative nelle aree della dirigenza per il triennio 2013-2015. Alla riunione ha partecipato la Segretaria nazionale DIRER Silvana de Paolis e il Segretario Amministrativo Confedir Poerio. Il resoconto. L’ARAN ha illustrato i principali contenuti dell’atto di indirizzo di parte datoriale: - Utilizzo del sistema GEDAP per tutte le richieste di prerogative sindacali previa identificazione dei responsabili sindacali abilitati all’accesso on line. - Anticipo del termine per le comunicazioni dei dati ora fissato al 31 maggio di ogni anno, alla fine di gennaio. - Rendere più snello e migliorare il meccanismo della compensazione fra area e comparto - Regolamentare la concessione delle prerogative sindacali nei casi di giudizi cautelari di ammissioni con riserva al fine di rendere meno complessa la gestione dei crediti e dei debiti al momento della sentenza definitiva del giudizio. - Fruizione dei permessi sindacali non retribuiti solo da parte dei sindacati rappresentativi. - Decurtazione dei trenta minuti legati alla mancata elezione delle RSU. Tutte le sigle sindacali hanno affermato la volontà di non perdere i trenta minuti legati alle RSU. E’ stato ricordato che l’ultimo CCNQ sulla dirigenza risale al 2005 ben otto anni fa proprio perché ci si è bloccati nel non voler riconoscere alle RSA della dirigenza la stessa dignità delle RSU. CONFEDIR ribadisce che i 30 minuti devono rimanere anche senza l’elezione delle RSU ed anticipa che CONFEDIR non firmerà il CCNQ se saranno tolti i 30 minuti. CONFEDIR e COSMED concordano sulla necessità di una maggiore partecipazione delle Regioni ed attenzione ai temi indicati dalle stesse; come richiesto dalle Regioni, è necessario procedere prima alla definizione delle nuove aree e dei nuovi comparti, e poi fare l’accordo quadro, alla fine altrimenti le Regioni potrebbero non essere d’accordo. Anche CIDA ritiene più razionale fare prima i nuovi comparti ed aree e poi le prerogative sindacali. Sul problema della informatizzazione dei dati attraverso GEDAP è stata manifestata da più parti la necessità di non perdere il cartaceo stante i rischi legati alla informatizzazione. CONFEDIR in proposito ha chiesto di chiarire se la responsabilità delle comunicazioni sarà affidata alle confederazioni o alle organizzazioni sindacali ed ha evidenziato le responsabilità economiche che possono derivare dalla gestione dei dati. UIL in particolare sul tema delle ammissioni con riserva ha proposto di dare le prerogative sindacali con un exstranumero per poi poterle ripagare alle amministrazioni in caso di perdita nel giudizio finale. CIDA rappresenta la necessità di sanare la situazione dell’area V sulla quale l’ARAN ha disatteso la soluzione nonostante una pronuncia favorevole del giudice ottenuta dalla CIDA. Chiede poi di affrontare la questione dei trasferimenti delle associazioni fra le confederazioni; la soluzione proposta è quella di registrare la situazione al momento della stipula dell’accordo quadro e non nel momento storico della rilevazione dei dati della rappresentatività. Parrebbe una questione esclusa dal tavolo, ma è per CIDA una pregiudiziale. CONFEDIR replica subito chiarendo che o si cambia tutto, anche la data del 31 dicembre della rilevazione, o altrimenti tutto deve rimanere così come è stato fissato; non è legittimo usare un termine per la rappresentatività ed un termine per l’appartenenza alle Confederazioni. Annuncia l’impugnativa della CONFEDIR qualora dovessero essere cambiate le cose. CISL ritiene che ci troviamo in un momento di grande incertezza con premesse peggiori rispetto al passato per cui è ancora più difficile arrivare ad una accordo; per questo auspica una rivisitazione dell’atto di indirizzo in modo più prodigo. CONFSAL evidenzia che di fronte ai tanti punti critici da affrontare non c’è a Palazzo Vidoni un interlocutore valido; si deve aspettare il nuovo Ministro della FP per iniziare un nuovo rapporto perché adesso ci sono tutte le ragioni di sempre peggiorate dal tempo passato. CGIL lamenta le difficoltà incontrate nel passato nel fare le compensazioni ed auspica che si raggiunga un accordo sul problema scuola prima dell’inizio dell’anno. ARAN a conclusione della riunione rinvia ad una futura proposta che contenga il sistema di inserimento dati GEDAP e quant’altro.