Il Tribunale di Roma condanna ARAN e Governo
Dopo la sentenza della Corte Costituzionale n. 178/15 che sancisce l’incostituzionalità del blocco contrattuale per il pubblico impiego, arriva nei giorni scorsi una sentenza del Tribunale di Roma (Sezione Lavoro, n. 7552/2015) che, accogliendo il ricorso presentato dalla FLC-CGIL contro Presidenza del Consiglio dei Ministri e ARAN, dispone l’obbligo di rimuovere ogni elemento ostativo al rinnovo stesso, condannando peraltro i resistenti al pagamento delle spese di lite.
Si tratta di un’ulteriore tassello che indica la inderogabile necessità di provvedere quanto prima al rinnovo della contrattazione per il pubblico impiego. Pur essendo la sentenza rivolta a un contenzioso che riguarda il personale del Comparto Conoscenza (cioè la Scuola), costituisce innegabilmente un chiaro segnale anche per gli altri Comparti della P.A. Il Ministro Madia ha rassicurato che le risorse necessarie verranno individuate nella prossima Legge di Stabilità.
Ci avviamo dunque al tanto atteso rinnovo contrattuale, che sarà l’occasione, per un adeguamento economico delle retribuzioni. La sentenza del Tribunale di Roma.sentenza allegata e un articolo di Italia Oggi del 22/09/15.